INDICE DEI CONTENUTI
Fotovoltaico in condominio : è l’inizio delle comunità energetiche ?
Il decreto Milleproroghe approvato di recente e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2019 ha previsto alcuni emendamenti che promuovono l’autoconsumo condiviso.
Ciò vuol dire che anche i condomini potranno dotarsi di impianto fotovoltaico e potranno suddividere l’energia elettrica prodotta fra le famiglie.
Va detto che il decreto, che si basa sulla direttiva Ue 2018/2001, deve essere ancora convertito in legge ma c’è un accordo molto ampio per cui non dovrebbero esserci problemi per la sua conversione.
L’Italia deve comunque recepire quanto previsto dalla direttiva UE entro il 30 giugno 2021. In questa direttiva si stabilisce che (articolo 21) ognuno può produrre, consumare e vendere energia anche a più persone mentre l’articolo 22 delibera invece che i cittadini hanno il diritto di partecipare a comunità di energia rinnovabile mantenendo al contempo tutti i loro diritti o doveri. In altre parole, prevede che possano abbandonare le comunità in qualsiasi momento e che debbano pagare gli oneri relativi all’uso delle reti di distribuzione.
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge un provvedimento dell’Autorità energia reti ambiente fisserà le varie regole attuative.
Quello che è già possibile da tempo in diversi paesi europei sarà quindi possibile anche in Italia ed è una vera e propria novità per il nostro paese, come hanno affermato Legambiente e l’associazione Italia Solare che sono tra i promotori dell’iniziativa.
Aggiornamento del 13 febbraio 2020
Il 13 febbraio 2020 l’emendamento che consente la formazione di comunità energetiche e, in pratica, l’installazione di un impianto fotovoltaico condominiale, è stato approvato nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera.
L’approvazione dell’emendamento dà finalmente la possibilità ai consumatori di aggregarsi in comunità che possono condividere la produzione e il consumo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
Fotovoltaico in condominio : come funziona ?
Diciamo che una comunità energetica non è soltanto quella di un condominio, anche i negozi di un centro commerciale o le aziende presenti in una zona industriale potranno decidere di parteciparvi.
Al momento gli elementi su cui si basa la proposta sono:
- Potenza massima dell’impianto: 200 kWp
- Deve essere individuato un responsabile del reparto dell’energia condivisa (*)
- Saranno previsti incentivi ad-hoc per l’autoproduzione e l’accumulo (non saranno cumulabili con il cosiddetto “scambio sul posto”)
(*) il calcolo dell’energia condivisa sarà comunque controllato dal gestore della rete elettrica sulla base dei dati relativi ad emissioni e prelievi dei contatori.
Questa decisione darà ad oltre 20 milioni di persone che abitano in un condominio la possibilità di autoprodursi l’energia necessaria cosa che fino ad oggi non era possibile dato che la norma prevedeva che l’energia prodotta potesse essere utilizzata solo dal proprietario dell’impianto fotovoltaico.