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Isolamento dal caldo estivo
Il tema dell’isolamento termico di un edificio é affrontato il più delle volte per ridurre i consumi energetici collegati al riscaldamento invernale.
Questo aspetto è ovviamente molto importante ma va considerato allo stesso modo l’aspetto collegato all’isolamento estivo tenendo presente che i costi energetici per raffrescare un edificio possono essere talvolta superiori a quell per il riscaldamento invernale.
L’isolamento termico, progettato anche per la fase estiva, permette di ridurre anche dle 50% i costi derivanti dall’uso dei condizionatori per il raffrescamenti della casa.
A questo proposito per spiegare in maniera chiara come il cappotto può essere utile in estate riportiamo un messaggio di un nostro cliente il 27 giugno 2018:
Elementi da considerare
Gli elementi da considerare per un isolamento termico estivo ottimale sono:
1. La trasmittanza termica periodica
La trasmittanza termica periodica misura la quantità di calore scambiato da un materiale per unità di superficie e unità di temperatura. Definisce quindi la capacità isolante di un elemento. La trasmittanza termica si misura in [W/m2K].
Sono elementi che possono sembrare ostici; la cosa importante da tenere presente è :più il valore di trasmittanza è basso, maggiore è il potere isolante del materiale.
2. Inerzia termica
L’inerzia termica è la capacità di un materiale di variare più o meno lentamente la propria temperatura in seguito alla variazione di temperatura esterna.
In pratica l’inerzia termica è la capacità di un materiale di scaldarsi (o raffreddarsi) più lentamente rispetto ad un altro.
Per semplificare potremmo dire che l’inerzia termica permette di:
-
- Ridurre la quantità di calore che entra in casa durante la fase estiva
- Creare uno “sfasamento termico” che altro non è che la possibilità di rallentare gli effetti del calore che arriva dall’esterno. Il materiale isolante assorbe una parte del calore, lo trattiene e lo rilascia in maniera più lenta dopo alcune ore, quando il picco di calore esterno si è abbassato.
È necessario che lo sfasamento sia di diverse ore, se è solo di poche ore il calore trattenuto dal materiale isolante viene rilasciato quando è ancora giorno e la temperatura esterna ancora alta. Se lo sfasamento supera le 10-12 ore permette di rilasciare il calore trattenuto dal materiale isolante quanto il sole è già tramontato.
Altri elementi da considerare
Oltre alla trasmittanza termica periodica e l’inerzia termica, in caso di isolamento dal caldo estivo, andrebbero considerati anche la ventilazione e l’ombreggiamento.
L’ombreggiamento si può ottenere attraverso dei sistemi:
- filtranti (come ad esempio tende)
- schermanti (come ad esempio sistemi a lamelle)
- oscuranti (ad esempio tapparelle)
Per ventilazione si intende quella naturale, che dovrebbe agevolare la dispersione di calore soprattutto nelle ore notturne. Ma a causa dell’effetto “isola di calore” che si verifica nella maggior parte delle grandi città, è bene poter ventilare anche attraverso un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC).
Isolamento termico del sottotetto
Le coperture piane come tetto e sottotetto sono le aree dell’edificio dove in inverno la dispersione di calore é più alta e dove in estate si presenta il problema di eccessivo riscaldamento.
Questa situazione è ben nota a chi ha una casa indipendente oppure a chi abita all’ultimo piano di un condominio dove in estate le temperature di questi alloggi raggiungono temperature molto alte.
Anche in questo caso il materiale isolante impiegato deve possedere una bassa conducibilità termica (deve essere un buon isolante) e contemoraneamente un’alta densità materica, vale a dire una massa espressa in Kg/m3, alta (vedere tabella nel paragrafo successivo).
Materiali da considerare per isolamento dal caldo estivo
Sulla base di quanto indicato in precedenza, per l’isolamento termico estivo vi sono materiali più indicati di altri:
Dalla tabella si può notare che i materiali più idonei per l’isolamento estivo sono principalmente la fibra di legno, il sughero e la fibra di cellulosa (quest’ultima utilizzata in particolare per interventi di insufflaggio).
I materiali “leggeri” come l’EPS, l’XPS o il poliuretano non hanno una densità (kg/m3) sufficiente per far ottenere un isolamento estivo ottimale e per questo non sono nemmeno il materiale migliore per l’isolamento termico del sottotetto.
Potremmo dire che i materiali (lana di legno, sughero) sono leggermente meno efficaci nell’isolamento invernale rispetto a EPS o il poliuretano. Questo è vero anche se si tratta di differenze minime. In ogni caso si possono raggiungere gli stessi risultati con lana di legno o sughero anche per la fase invernale progettando l’isolamento termico con qualche cm in più di spessore per questo tipo di isolanti.
La facciata ventilata
(Da Wikipedia): “La facciata ventilata (o parete ventilata) è un particolare tipo di rivestimento perimetrale delle pareti che prevede l’applicazione a secco, sulla superficie esterna dell’edificio, di pannelli di opportuno spessore, non strettamente aderenti alla struttura. La facciata ventilata è caratterizzata essenzialmente dalla posizione dello strato di rivestimento esterno, che non aderisce alla parete di tamponamento ma ne risulta distanziato per formare un’intercapedine. In questo modo, si ottiene la circolazione naturaledell’aria nello spazio dell’intercapedine, per effetto del moto convettivo prodotto dalla presenza di aperture disposte alla base e alla sommità della facciata“.
Cio’ significa che sulla parete esterna (in rosso nell’immagine) viene posato l’isolante (evidenziato in giallo nell’immagine) per l’isolamento invernale.
Fra il materiale isolante e il pannello (in arancione) si lascia uno spazio vuoto di alcuni centimetri.
Questo farà si che, soprattutto in estate, si creerà il cosiddetto “effetto camino” che permetterà di far salire verso l’alto l’aria calda riducendo la quantità di calore che tende ad entrare all’interno dell’edificio
Nota: tale intervento va pensato e progettato quando si hanno pareti di una certa altezza ed è quindi un intervento da valutare principalmente per i condomini.
Va precisato inoltre che tale intervento va progettato con molta attenzione perchè l’effetto camino potrebbe, in casi eccezionali, alimentare lo sviluppo delle fiamme che si potrebbero sviluppare in una zona esterna dell’edificio in caso di incendio.
In conclusione: cosa occorre per un buon isolamento estivo ?
Se sei interessato a capire come puoi ridurre i tuoi consumi energetici e quindi risparmiare sui costi di riscaldamento invernale e di raffrescamento estivo , la prima cosa da fare è richiedere una consulenza di un professionista che possa valutare gli interventi più adatti per la tua casa.
Un’analisi del contesto nel quale gli interventi (ad esempio di isolamento termico) verranno realizzati ti permetterà di ottenere il massimo risultato in termini di riduzione dei costo e aumento del comfort ed eviterà di avere problemi dovuti ad un intervento realizzato in maniera affrettata “tanto per isolare la parete fredda esposta a Nord“.
Perché rivolgersi a noi
Rivolgendoti ad Ecostili avrai una consulenza professionale per scegliere la soluzione migliore per la tua casa.
A differenza delle ditte che tendono a presentare soluzioni tutte uguali (ad esempio per i materiali) e troppo semplificate senza valutare il contesto, noi possiamo presentarti le soluzioni migliori dopo aver fatto un’adeguata analisi delle tue esigenze e una diagnosi dell’edificio su cui intervenire.
Ogni intervento è un caso a sé e va progettato con attenzione per ottenere i risultati desiderati.
Salve,
avrei necessità di installar un cappotto termico su un mini condominio di 4 unità sito in provincia di Trapani. La facciata è interamente coperta di mattoni rossi a sbalzo (fughe profonde circa 2 cm) e così deve risultare dopo l’intervento poichè l’immobile si trova in una zona vincolata. L’EPS non mi pare la soluzione ideale vista la necessità di contrastare principalmente il caldo estivo. Sarebbe possibile avere un confronto per discuterne?
Grazie mille
3385301235
Claudio Scianna
Salve, devo coibentare un lastrico solare per un’abitazione a Roma. Operate anche nel Lazio? In caso positivo, è possibile una verifica e preventivo dell’immobile? Ringrazio e saluto