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Caldaie a condensazione: quali sono i prezzi e come sceglierle ?
Quando valutiamo degli interventi di riqualificazione energetica, il rinnovamento dell’impianto di climatizzazione è uno degli interventi più importanti da considerare (oltre ad eventuali interventi di isolamento termico e di sostituzione degli infissi).
Le possibilità che abbiamo di fronte sono diverse: la caldaia a condensazione, la pompa di calore, i sistemi ibridi (caldaia e pompa di calore), le caldaie a biomassa, ecc.
Sicuramente i sistemi di climatizzazione che utilizzano principalmente l’energia elettrica (che può essere generata da fonti rinnovabili) come la pompa di calore e in parte i sistemi ibridi sono le soluzioni più interessanti sia dal punto di vista dell’efficienza energetica sia dal punto di vista ambientale poiché permettono di sfruttare al massimo l’utilizzo di fonti rinnovabili magari con un abbinamento ad un impianto fotovoltaico.
Detto questo, vi sono però molte situazioni nelle quali l’installazione della pompa di calore o di un sistema ibrido non possono essere considerati: il caso classico è l’appartamento in condominio dove, anche volendo, i margini di scelta si riducono molto spesso alla caldaia a condensazione o al limite alla caldaia a pellet.
Caldaie a condensazione: quali sono i prezzi ?
I prezzi delle caldaie a condensazione dipendono da diversi elementi : tipo di combustibile, potenza, classe energetica, ecc.
Possiamo dire che per le potenze standard, vale a dire tra 24 e 35 kw, le caldaie a condensazione hanno prezzi che oscillano mediamente fra 600 e 2.500 euro, in base al modello e anche la marca. Al costo del prodotto vanno aggiunte le spese per l’installazione, che vanno da 400 a 900 euro.
Come possiamo vedere il prezzo può quindi variare e anche di molto. Il prezzo dipende ovviamente dalla qualità del prodotto e dalle sue caratteristiche. Anche in questo caso non esiste il prodotto ideale ma quello più adatto alla nostra abitazione.
Vediamo quindi alcuni elementi da considerare per scegliere al meglio la caldaia a condensazione per la nostra casa.
Quanto si risparmia con una caldaia a condensazione ?
Sostituendo una caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione possiamo ridurre i consumi, e quindi i costi, dal 20% per arrivare anche al 40%. Ovviamente la riduzione dei costi dipende dal tipo di caldaia che scegliamo (e quindi dalle sue caratteristiche, la sua efficienza, ecc.) ma anche dagli interventi che possiamo considerare sul resto dell’impianto.
Ad esempio se contestualmente all’installazione della nuova caldaia provvediamo alla sostituzione dei radiatori (per passare ad esempio da quelli in ghisa a quelli in acciaio o alluminio) e aumentandone anche la dimensione potremo far lavorare la caldaia ad una temperatura più bassa (passando ad esempio da 70° a 50°) consumando quindi meno energia per produrre lo stesso calore di cui la nostra casa ha bisogno.
Come scegliere la nuova caldaia a condensazione ?
Se non abbiamo molte possibilità di scegliere fra i vari tipi di generatore e dobbiamo o vogliamo indirizzarci verso l’installazione di una caldaia a condensazione dobbiamo sapere quali sono gli elementi da considerare nella scelta.
ll tipo combustibile utilizzato
- Metano: se ci si trova in una zona metanizzata (e in condominio è praticamente scontato che ci si trovi in una zona metanizzata) diciamo che la caldaia a metano è la scelta migliore sotto tutti i punti di vista.
- Biomassa: come alternativa esiste anche la caldaia a biomassa ma che ha l’inconveniente che ha costi maggiori e deve essere gestita con attenzione (rifornimento del pellet, ecc.)
La potenza termica della caldaia
- La potenza termica per scaldare la tua casa: per calcolare la potenza della caldaia andrebbe fatto una valutazione specifica del singolo caso.
- Possiamo però dire che indicativamente che per scaldare un appartamento da 100 m2 (e quindi poco meno di 300 m3) occorre prevedere una caldaia di circa 24 kW di potenza ma più avanti nell’articolo vediamo un esempio di calcolo della potenza della caldaia.
L’etichetta energetica della caldaia
- Dal 2015 i sistemi per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria devono essere dotati di etichetta energetica, nel rispetto di quanto previsto dai regolamenti emanati dell’Unione Europea.
- Consultando l’etichetta è possibile confrontare facilmente i diversi modelli.
La tipologia del sistema di emissione dell’impianto di climatizzazione
- Le caldaie a condensazione sono particolarmente efficienti quando si hanno temperature di mandata dell’impianto abbastanza basse, vale a dire inferiori ai 50 gradi. Questo perché il vapore condensa a 56°
- In realtà capita molto spesso di avere come sistema di emissione i radiatori (termosifoni) che necessitano di temperature di mandata più elevate (intorno ai 65°/70°)
- Ovviamente l’ideale sarebbe aumentare le dimensioni dei radiatori o passare ad un sistema radiante per poter abbassare la temperatura di mandata dell’impianto ma questo molto spesso è molto difficile da attuare se non in occasione di lavori di ristrutturazione importante. Un’altra alternativa è quella di installare, al posto dei radiatori esistenti, un sistema con i ventilconvettori, che permettono di avere una temperatura di mandata intorno ai 45-50 °C che sarà quindi considerevolmente inferiore a quella che di solito si ha con i radiatori.
- In ogni caso le caldaie a condensazione possono avere un buon livello di efficienza anche ad alte temperature di mandata e comunque sono sicuramente più efficienti delle caldaie tradizionali anche in questi contesti
Calcolo della potenza della caldaia
Il calcolo della potenza della caldaia può essere effettuato in maniera semplificata attraverso una formula molto semplice: volume da scaldare per “coefficiente termico”.
- Il primo elemento è molto semplice: più è grande l’abitazione maggiore sarà la potenza da prevedere per la caldaia. Il calcolo del volume da scaldare è anch’esso molto semplice da misurare: superficie * altezza. Quindi, per semplificare, un appartamento da 100 m2 e con un altezza dei locali di 2,70 m avrà un volume di 270 m3 da scaldare.
- Il secondo elemento è un coefficiente che dipende fondamentalmente dal tipo di isolamento che abbiamo sulle pareti esterne: minore sarà l’isolamento delle pareti, maggiore sarà il valore di questo coefficiente.
I valori del coefficiente termico che possiamo avere sono:
- 0,08 kW/m3, per edifici non ristrutturati;
- 0,05 kW/m3, per edifici già sottoposti a ristrutturazione;
- 0,03 kW/m3, per edifici con elevato livello di efficienza energetica.
Esempio
- Appartamento da 100 m2
- Altezza dei locali : 2,70 m
- L’edificio dove è presente l’appartamento non ha alcun tipo di isolamento, perciò per il coefficiente termico possiamo assumere il valore 0,08
- La potenza della caldaia dovrà quindi essere = 100 * 2,70 * 0,08 = 21,60 kW
Precisazioni
- Il valore calcolare tiene conto della potenza termica necessaria per il riscaldamento ma non tiene conto della potenza necessaria per la produzione di acqua calda sanitaria.
- Nell’esempio precedente per scaldare l’abitazione da 100 m2 potremmo scegliere una caldaia da 24 kW ma per essere certi di avere una produzione sufficiente di acqua calda sanitaria potrebbe essere meglio scegliere una caldaia da 28 kW.
- Ovviamente se la produzione di acqua calda sanitaria dovesse essere maggiore si può pensare di scegliere una caldaia con potenza di 35 kW oppure l’installazione di un sistema di accumulo sapendo che un sistema del genere ha ovviamente dei costi di acquisto maggiori e necessita di maggiori consumi per mantenere in temperatura l’acqua presente nell’accumulo affinchè sia subito disponibile quando richiesta.
Agevolazioni fiscali
In sintesi le agevolazioni fiscali per la sostituzione della caldaia sono le seguenti:
- Detrazione del 50% in caso di sostituzione di caldaia a condensazione di classe A
- Detrazione del 65% in caso di sostituzione di caldaia a condensazione di classe A e installazione di sistemi di termoregolazione evoluti
Negli altri casi (ad esempio installazione di caldaie di classe B) non sono previste detrazioni fiscali. Rimane l’obbligo di installazione delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica come previsto dal Decreto 19/02/2017 (art.9 lettera b) in attuazione della Legge 296/2006.
Maggiori informazioni sulle detrazioni fiscali sono disponibili nel vademecum dell’ENEA.
Caldaie a condensazione e Superbonus 110%
Ricordiamo che, nell’ambito del Superbonus 110%, l’installazione della caldaia a condensazione rientra fra gli interventi “trainanti” previsti per le abitazioni unifamiliari. Se invece siamo in un condominio con sistema di riscaldamento non centralizzato e si realizza l’intervento (trainante) di isolamento termico sulle parti comuni dell’edificio, allora i singoli condòmini possono decidere di sostituire la loro caldaia per installare una caldaia a condensazione il cui costo potrà essere detratto anch’esso al 110%.
Leggi l'articolo sul Superbonus 110%