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Il cappotto termico per ridurre i costi di riscaldamento
Il sistema di isolamento a cappotto permette di isolare termicamente le nostre abitazioni riducendo la dispersione di calore, riducendo i costi della bolletta e aumentando il comfort abitativo.
Questo intervento permette di ridurre non solo i costi per il riscaldamento invernale di oltre il 30% ma anche i costi per il raffrescamento durante l’estate. Ciò vuol dire una riduzione dei costi per l’utilizzo di eventuali sistemi di condizionamento estivo. Il cappotto termico può essere molto utile anche per l’isolamento acustico, da questo punto di vista occorre scegliere il materiale adatto (non tutti i materiali isolanti che vanno bene per la parte termica sono adatti anche per la parte acustica).
Ricordiamo che con il Superbonus 110% è possibile detrarre il 110% dei costi sostenuti mentre con il Bonus facciate (qualora il Superbonus 110% non si possa utilizzare) è possibile detrarre il 90%.
Quali sono i componenti del sistema a cappotto termico ?
I componenti principali del sistema a cappotto sono:
- La malta adesiva e i collanti utilizzati per fissare il pannello isolante sulla parete
- I pannelli isolanti che possono essere in vari materiali (che elenchiamo più avanti)
- I tasselli utilizzati, quando necessario, per il fissaggio meccanico
- Le malte e le reti di armatura, che vengono applicate sull’isolante
- Gli intonaci di fondo e i rasanti, specifici per esterni e per il cappotto termico
- Gli intonaci di finitura
Quali sono i vantaggi del cappotto termico ?
Il cappotto è un isolamento che protegge la tua casa dal freddo d’inverno e dal caldo in estate, i suoi vantaggi sono:
- ti permette di ridurre i costi di riscaldamento di oltre il 30%
- con il bonus facciate la detrazione è del 90%: vedi l’articolo sul bonus facciate
- con il superbonus la detrazione è del 110%: vedi l’articolo sul Superbonus 110%
- ti permette di vivere in una casa più confortevole dato che le pareti interne risultano più calde
- permette di annullare i ponti termici che sono spesso cause di muffe
- aumenta il valore della tua casa (ogni miglioramento di classe energetica fa aumentare il valore della casa del 3%)
Cappotto termico interno o esterno ?
Con il cappotto termico esterno le pareti della casa rimarranno più calde in inverno e fresche in estate, aumentando il benessere abitativo. Isolando dall’esterno si risolveranno tutti i cosiddetti “ponti termici” e si eviterà che si formi la condensa nel muro e quindi la formazione di muffe.
I vantaggi del cappotto termico esterno sono:
- Maggiore efficienza nell’isolamento invernale e nell’isolamento estivo
- Migliore correzione dei ponti termici (isolando dall’esterno si “riveste” completamente l’involucro”)
- Annullamento dei rischi di condensa interstiziale (condensa fra parete e pannello isolante)
Il cappotto termico interno va valutato con molta attenzione per i seguenti motivi:
- Riduce il volume interno dell’edificio
- L’umidità presente in casa tende ad attraversare il materiale isolante e, trovando poi la parete esterna fredda, creerà la condensa (interstiziale) che tra l’altro non sarà nemmeno visibile. Se si sceglie questo tipo di intervento è necessario fare una stratigrafia della parete per poter valutare quali materiali utilizzare ed avere conferma che il rischio condensa non è presente.
Cappotto termico esterno: quale materiale isolante scegliere ?
Ad oggi, per realizzare un cappotto termico i materiali più utilizzati sono
- Polistirene (EPS, XPS)
- Lana di roccia / fibra di vetro
- Sughero
- Fibra di legno
- Aerogel
La scelta del materiale si basa principalmente su questi elementi:
- La conducibilità termica o conduttività termica, indicata con il simbolo λ : misura la capacità di un materiale a trasmettere il calore. Più è basso il valore λ migliori sono le caratteristiche isolanti del materiale e quindi minore sarà lo spessore necessario.
- La densità del materiale, indicata con il simbolo ρ : influenza lo sfasamento temporale, ovvero l’inerzia termica della parete. In pratica un materiale con alta densità sarà anche un ottimo isolante estivo ed acustico.
Di seguito vediamo una tabella con i principali materiali e le loro caratteristiche
La fibra di cellulosa, la perlite, la vermiculite sono materiali utilizzati principalmente per interventi di insufflaggio delle pareti perimetrali
Tabella riassuntiva dei materiali utilizzati
Materiale | Vantaggi | Svantaggi | Note |
Polistirene EPS |
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Polistirene XPS |
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Lana di roccia / fibra di vetro |
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Sughero |
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Fibra di legno |
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Aerogel |
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Sulla base di questi risultati possiamo giungere alla conclusione che il materiale ideale non esiste, occorre sceglierlo sulla base della priorità che si vuole dare alle varie caratteristiche :
- Se si volesse utilizzare il materiale con le migliori caratteristiche isolanti potremmo pensare all’Aerogel ma costa moltissimo
- La fibra di legno va benissimo se abbiamo problematiche di isolamento estivo
- La lana di roccia o vetro sono i materiali che garantiscono maggiore sicurezza in caso di incendio
- Il poliuretano ha ottime caratteristiche isolanti ma ha la peggiore classificazione rispetto alla reazione al fuoco
Perchè alla fine la maggior parte dei cappotti termici sono realizzati in EPS ? Per 2 motivi: il primo è che, anche se non eccelle in nessuno dei criteri, ha valori soddifacenti nelle varie aree. Il secondo, il più importante nella pratica, è che ha un costo inferiore a tutti gli altri materiali.
Quale spessore occorre prevedere ?
Lo spessore del pannello isolante dipende da una serie di elementi che vanno valutati caso per caso:
- Tipologia di edificio : ovvero le caratteristiche della parete prima dell’intervento di isolamento (verificabile con una stratigrafia)
- Materiale scelto : se si sceglie un materiale con trasmittanza più bassa può bastare uno spessore inferiore
- Zona climatica: l’Italia è divisa in zone climatiche, ognuna di esse ha dei limiti di trasmittanza diversi.
L’importanza della qualità dei materiali e della posa
Quale che sia il materiale selezionato è importante che tale materiale e tutti i componenti utilizzati per la posa (collanti, tasselli, malta adesiva, rete di armatura) siano certificati ETA.
L’ETA del sistema di isolamento a cappotto è l’European Technical Approval rilasciato dall’EOTA : il documento fornisce informazioni sulle prestazioni di un cappotto termico e di tutti i materiali da costruzione utilizzati in Europa, in relazione alle loro caratteristiche tecniche.
Per garantire la qualità del sistema a cappotto, oltre ad un prodotto certificato ETA è necessario che la ditta incaricata sia in grado di posare il sistema a cappotto “a regola d’arte”. Le modalità per una posa di qualità sono quelle indicate dal metodo Cortexa.
Il consorzio Cortexa nasce con l’obiettivo di diffondere in Italia la cultura del sistema di isolamento a cappotto di qualità. E’ buona norma verificare che il personale della ditta che realizza i lavori abbia seguito corsi di formazione volontaria sul metodo Cortexa dato che, a differenza di altri paesi europei, da noi non esiste l’obbligo di una formazione specifica per chi posa il sistema a cappotto.
I costi del cappotto termico
I costi del cappotto termico esterno dipendono dai seguenti fattori:
- materiale utilizzato (tipologia e spessore): il materiale che viene utilizzato più di frequente è l’EPS, polistirene espanso con grafite (che è di colore grigio, l’EPS bianco non ha la grafite e quindi ha caratteristiche isolanti inferiori) ma ovviamente il tipo di materiale va valutato caso per caso.
- qualità della posa : come già detto in precedenza, è assolutamente necessario che la ditta che effettua i lavori li esegua seguendo il metodo Cortexa che nel suo manuale definisce come devono essere realizzate le varie fasi dell’intervento di isolamento termico.
- eventuali costi accessori per ponteggio e/o interventi su: grondaie e discese, davanzali, soglie, finestre, ecc.
- nel caso in cui si volesse (o si dovesse) adottare la soluzione del cappotto termico corazzato o del cappotto termico meccanico sarà necessario prevedere dei costi aggiuntivi
Il costo indicativo per il cappotto termico può variare da 50 a 80 €/mq a seconda del tipo di pannello isolante che verrà utilizzato ma piuttosto che cercare di capire quali sono i prezzi al metro quadro per il cappotto termico è più utile farsi fare dei preventivi per conoscere il costo complessivo dei lavori (tenendo conto che ci sono costi anche per le pratiche edilizie, sicurezza, ecc.).
Va detto che conoscere il costo è ovviamente importante ma è altrettanto necessario capire quanto ci permette di risparmiare: alla fine quello che occorre fare è confrontare 2 ipotesi:
- la prima in cui decidiamo di non fare nulla e continuiamo a sostenere gli stessi costi di riscaldamento
- la seconda in cui si realizza il cappotto termico, si hanno dei costi di intervento ma anche benefici dovuti ai risparmio sui costi energetici e le detrazioni fiscali
Nel medio periodo quale delle 2 ipotesi ci permetterà di spendere di meno ? Questa è la risposta che ci serve per capire se è utile o meno realizzare il cappotto termico nella nostra casa.
Vernici isolanti per l’isolamento termico ? No grazie
Ultimamente alcune aziende propongono interventi di isolamento termico con l’utilizzo di materiali che con pochi mm di spessore permetterebbero di isolare termicamente un edificio. Invece di ricorrere ad un cappotto termico dello spessore di 10 cm sarebbe sufficiente utilizzare questi materiali dello spessore di pochi mm per avere lo stesso risultato.
Come Ecostili ad oggi non abbiamo alcun riscontro che questi materiali siano realmente efficaci per quel che riguarda l’isolamento termico e quindi non li consigliamo. A sostengo di questa posizione vi sono 2 fonti autorevoli:
- Documento dell’ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e Acustico)
- Comunicato di CORTEXA
Cosa fare per realizzare i lavori di isolamento
Prima di avviare i lavori occorre presentare presso il Comune la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) che è un documento firmato da un professionista abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito). Questa comunicazione deve confermare che i lavori di isolamento termico sono conformi al regolamento edilizio comunale e alle norme nazionali
A fine lavori occorre definire la seguente documentazione
- Asseverazione da parte di un tecnico abilitato che confermi che io requisiti tecnici previsti dalle norme sono stati rispettati
- Attestato di Prestazione Energetica (APE)
- Originale della comunicazione all’ENEA
- Schede tecniche dei materiali
Cosa fare se vuoi maggiori informazioni
La prima cosa che ti consigliamo di fare è quello di richiedere un sopralluogo di un professionista che ti possa far conoscere al meglio i vantaggi e svantaggi delle varie soluzioni e proporti quella più adatta per la tua casa.
buongiorno le scrivo per una riqualificazione di casa, su 2 piani, 2 unità abitative per un totale di 300+mq
Vorremmo sia riqualificare la casa, con trainanti e trainati, sia ristrutturare internamente con bonus 50%.
Prevediamo un cappotto termico, impianto elettrico trifase per ricarica auto elettrica, pavimento radiante con pompa di calore e fotovoltaic0 15/20kw.
Salve, il primo passo che le suggerisco di fare è di richiedere una consulenza energetica per fare una pre-analisi della fattibilità dei vari interventi e capire quali detrazioni fiscali possono essere utilizzate. Per fare questo può contattare un tecnico della sua zona oppure richiedere una consulenza energetica attraverso la nostra pagina: “Richiedi consulenza energetica”
abito in un condominio di 8 appartamenti, vorremmo eseguire il cappotto termico al palazzo e quindi beneficiare della detrazione del 110%, tra i documenti da presentare è importante avere l’abitabilità? il nostro condominio ne è sprovvisto e non vorremmo incorrere in sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
In attesa attendo un vostra risposta, Grazie
Salve,
L’articolo 24 del TESTO UNICO DELL’EDILIZIA (DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 giugno 2001, n. 380) nei primi 2 commi precisa che:
1. La sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente, nonché la conformità dell’opera al progetto presentato e la sua agibilità sono attestati mediante segnalazione certificata.
2. Ai fini dell’agibilità, entro quindici giorni dall’ultimazione dei lavori di finitura dell’intervento, il soggetto titolare del permesso di costruire, o il soggetto che ha presentato la segnalazione certificata di inizio di attivi-tà, o i loro successori o aventi causa, presenta allo sportello unico per l’edilizia la segnalazione certificata, per i seguenti interventi:
a) nuove costruzioni;
b) ricostruzioni o sopraelevazioni, totali o parziali;
c) interventi sugli edifici esistenti che possano influire sulle condizioni di cui al comma 1.
Occorre quindi che un tecnico abilitato presenti la Segnalazione Certificata di Agibilità entro 15 giorni dalla fine dei lavori.